Per qualcuno sarà stata la domenica della svolta, per qualcun altro l’ennesima domenica di Serie A.
Prova a svoltare la Juventus che, reduce dal pari di Reggio Emilia con il Sassuolo e dalla sconfitta in casa dell’Olympiakos, ritrova il proprio pubblico e la vittoria, con il 2-0 ai danni del Palermo. Vanno in gol Arturo Vidal e Fernando Llorente, uno iper criticato per qualche comportamento discutibile e tenuto anche fuori per un paio di partite (era tornato titolare già ad Atene) e l’altro capace di sbloccarsi dopo oltre 700 minuti in stagione. Prova a svoltare la Juventus perché ora ha bisogno di non fermarsi più, e la trasferta di mercoledì a Genova contro il Genoa sarà indice del momento di forma dei bianconeri. Poi ci sarà la trasferta di Empoli, e poi l’Olympiakos in casa, in un match che potrebbe valere metà stagione. Sarà importante arrivarci bene, senza riaprire crisi e isterismi che nell’ultimo periodo non sono appartenuti ai bianconeri.
Prova a svoltare l’Inter. Che soffre come una provinciale qualunque a Cesena, segnando la rete del vantaggio su un rigore discusso (con conseguente espulsione di Leali) e non riesce a chiudere il match nonostante la superiorità numerica per un’ora di gioco. Il gioco è l’assenza più pesante, e Mazzarri va in confusione nel post-partita, lasciandosi sfuggire un “giochiamo 7 partite in 2 giorni”. A parte i lapsus, più che comprensibili e perdonabili, sarà da capire quanto a lungo potrà essere perdonato il tecnico per una squadra che sembra ancora priva di identità. Ma intanto ha vinto, e non è poco. Potrebbe essere un punto di svolta, in attesa che cominciamo a raccontarci che essere provinciali, a volte, è giusto.
Magari sarà stata la svolta anche per il Napoli, costretta a svoltare a partita in corso perché il gol del Verona poco dopo il calcio d’inizio è una botta che si sente, eccome. Higuain sembra per una sera tornato ad essere il solito, e realizza una tripletta. Sarà la rabbia dell’esser stato dimenticato a Berna, ma in un San Paolo vuoto per metà El Pipita riesce a regolare sicurezze e gol, come ai vecchi tempi. E la doppietta di Hamsik è solo un altro segnale incoraggiante per Benitez. Che spera che come quelli di Berna siano solo un brutto ricordo su cui ridere tra qualche mese.
Prova a svoltare l’Udinese, che veniva da una sconfitta ed un pareggio e dopo la vittoria odierna contro l’Atalanta è al terzo posto, a pari punti con la Sampdoria. Gli uomini di Stramaccioni erano partiti bene, per poi rallentare nelle ultime due. Il cammino è ripreso, e i bianconeri possono aspirare al ruolo di outsider del campionato.
Prova a svoltare la Lazio, che vince in casa contro il Torino e realizza la quarta vittoria consecutiva. Nelle ultime 4 nemmeno la capolista Juventus ha fatto così bene. I ragazzi di Pioli dopo un inizio difficile hanno iniziato a macinare punti, e mettono paura alle altre pretendenti per il terzo posto. E l’Olimpico biancoceleste torna a ruggire: superate oggi le 30.000 presenze, e in una partita di questo livello non succedeva da diverso tempo. E la svolta biancoceleste viene anche da Klose, in rete ieri.
Potrebbe essere stata la domenica della svolta. In attesa di capire chi ieri ha svoltato per continuare il cammino, e chi per fermarsi dopo la curva.