Calcio di rigore, penalty, tiro dagli undici metri, tiro dal dischetto e chi più ne ha più ne metta. Il calcio di rigore è da sempre uno degli elementi fondamentali del gioco del pallone, elemento spesso di discussione per la sua attribuzione, ha deciso nella storia tantissime coppe, mondiali e campionati, e ad oggi è disciplinato dalla Regola 14 del Regolamento del Gioco del Calcio. Partiamo dal presupposto che è importante fare una distinzione tra il calcio di rigore e il tiro di rigore. Il secondo infatti rappresenta il tiro dagli undici metri che serve per determinare la vincente di una partita terminata in parità, diverso dal primo che si applica durante la gara. La differenza sta principalmente nel fatto che il tiro di rigore non prevede ribattuta.
Il calcio di rigore nasce dall’idea di un irlandese, William McCrum, direttore di una industria tessile, portiere e membro del Direttivo della Federcalcio irlandese dal 1880. Pensa al rigore nel 1890, mentre gioca nel Milford Everton, poichè voleva difendere il buon gioco, e la correttezza delle partite, che sempre più erano caratterizzate da evidenti falli di mano all’interno dell’area di rigore. Nonostante vennero fatti degli esperimenti nelle leghe irlandesi e scozzesi, gli inglesi si opposero totalmente all’introduzione di questa nuova regola, fino a che un evento non gli fece cambiare idea.
Primavera del 1981, in Coppa d’Inghilterra in occasione dei quarti di finale tra Stoke City e Notts County un episodio fece capire agli inventori del calcio che c’era bisogno di un cambiamento delle regole. Il Notts era in vantaggio 1-0, lo Stoke in cerca della via del pareggio, ma mentre la palla sta per entrare un calciatore ferma il pallone con la mano sulla linea di porta. Punizione con tutti i giocatori del Notts a difendere la propria porta. Il portiere riesce a deviare la punizione e lo Stoke dovrà abbandonare la coppa. L’episodio venne vissuto come un’ingiustizia dai più, e per questo ci si rese conto che qualcosa andava cambiato.
Fu così che il 2 Giugno del 1891, l’ International Board decide di introdurre la regola del penalty più o meno come la conosciamo oggi. La differenza stava nella distanza che i calciatori dovevano avere dal pallone, e cioè 5,50 metri rispetto ai 9,15 di oggi, e che il portiere poteva avvicinarsi fino a 5,50 metri rispetto ad oggi che invece deve rimanere sulla linea di porta. La prima squadra a beneficiarne fu il Wolverhampton Wanderers, e a trasformarlo fu Joseph Health. Soltanto nel 1902 venne introdotto il dischetto del rigore. I rigori sono entrati in modo prepotente nella storia del calcio, soprattutto da quando sono diventati il meccanismo adottato nelle competizioni ufficiali per decretare un vincitore dopo lo scadere del tempo regolamentare e dei supplementari. Hanno deciso coppe di lega, Europei, Coppe Campioni e Mondiali, sono stati la gioia e il dolore, o forse sarebbe meglio dire il dolce e l’amaro di ogni tifoso, e noi italiani lo sappiamo bene.