L’incredibile 3-3 tra Crystal Palace e Liverpool, con i Reds capaci di gettare alle ortiche il titolo in Premier League facendosi rimontare tre reti di vantaggio in poco più di dieci minuti, rappresenta solo l’ultimo “suicidio” in ordine temporale nella storia dello sport.
Ricordiamo alcuni degli episodi più sensazionali, che hanno contribuito a rendere epiche le vicende ed i loro protagonisti.
CALCIO – Finale di Champions League 2005
Nel primo tempo, il Milan guidato da Carlo Ancelotti surclassa proprio il Liverpool di Rafa Benitez ed ipoteca il trionfo finale, andando al riposo sul 3-0. La leggenda narra che i rossoneri, certi della vittoria, si concedano persino il lusso di brindare con presunzione negli spogliatoi. Un calice amaro, perché nella ripresa accade l’impossibile: gli inglesi rimontano tre reti in sei minuti e trascinano il match ai rigori. Il resto è tutto nella beffarda danza del portiere Dudek, che irride ed ipnotizza gli avversari. Una notte maledetta, quella di Istanbul, che i tifosi ed i giocatori rossoneri non potranno mai dimenticare.
VELA – Finale Coppa America 2013
Probabilmente si tratta di una delle più inspiegabili ed incredibili sconfitte nella storia dello sport. Si aggiudica il titolo l’imbarcazione che vince per prima nove regate, e New Zealand si trova a condurre su Oracle Team per 8-1. Neanche il più pessimista del team neozelandese potrebbe pensare ad un esito negativo di questa finale, ma accade l’impensabile. Gli statunitensi, complice l’evidente calo di concentrazione degli avversari, infilano otto successi consecutivi e realizzano un’impresa difficilmente replicabile.
TENNIS – Finale Coppa Davis 2002
Si gioca a Parigi, e alla vigilia del singolare decisivo Francia e Russia sono sul 2-2. Mathieu è sontuoso per due set, Youzhny sembra una vittima predestinata e sugli Champs-Elysees i festeggiamenti sono già pronti. Il transalpino conquista persino due match point ma poi, incredibilmente, si scioglie come neve al sole, facendosi rimontare dall’incredulo russo che trionfa in cinque set.
BASKET – Campionato NBA 2004
I San Antonio Spurs sono in vantaggio di dodici punti al Toyota Center, quando mancano appena trentacinque secondi al suono della sirena. Il derby texano sembra già deciso, ma gli ospiti non hanno fatto i conti con Tracy McGrady, che realizza incredibilmente quattro tiri da tre consecutivi ed un tiro libero. Finisce 81-80, tra l’incredulità dei suoi stessi tifosi.
VOLLEY – Torneo di qualificazione olimpica 2008
A Tokio, l’Italia può solo vincere contro il Giappone per sperare di strappare il pass per i Giochi Olimpici di Pechino e invece, dopo una partita tiratissima, si trova sotto 25-20 28-30 28-30 17-24. Sembra giunto il momento di abbandonare ogni velleità e stringere la mano ai nipponici prima di tornare a casa, e invece gli azzurri riescono ad annullare undici match ball, ribaltando l’esito di set e match. Mai come in questo caso, si può parlare di harakiri.
SCHERMA – Olimpiadi Londra 2012
Nella finale per il terzo posto, a tredici secondi dal termine, Nam Hyun-Hee conduce per 12-8 contro la leggenda vivente di questo sport, Valentina Vezzali. La medaglia di bronzo è praticamente già in cassaforte, ma la tensione gioca un terribile scherzo alla sudcoreana, che subisce il rabbioso tentativo di rimonta dell’italiana ed incassa colpevolmente cinque stoccate consecutive.
CICLISMO – Tour de France 1948
Alla vigilia delle durissime tappe alpine, l’idolo francese Louis Bobet ha un vantaggio praticamente incolmabile su Gino Bartali, 21 minuti e 28 secondi. In questo sport, poco meno di un’eternità. Per Bobet la vittoria del Tour sembra una mera formalità, ma crolla in salita consentendo la clamorosa rimonta all’indomabile Ginettaccio. Che avrà persino il merito, con questa impresa, di allontanare il rischio di una guerra civile in Italia.
Potremmo continuare ancora, ma ci fermiamo qui evidenziando la straordinaria bellezza e l’imprevedibilità dello sport, capace di regalare emozioni indicibili in ogni disciplina e in ogni epoca. Nello sport, come nella vita, non bisogna dare mai niente per scontato: qualsiasi risultato, anche quello apparentemente più semplice, va conquistato con il massimo impegno dal primo all’ultimo istante. Altrimenti, ci sarà sempre un avversario pronto ad approfittare dei nostri errori.