Undertaker_WHC

Un ritiro in grande stile, come ci si aspetta da chi ha contribuito a scrivere la storia di uno sport, del cinema, della musica o di qualunque campo: Mark William Calaway, per tutti semplicemente The Undertaker, leggenda vivente del wrestling, abbandona il ring dopo trent’anni di ripetuti trionfi.

È il più longevo e tra i più vincenti lottatori della WWE e, dopo la sconfitta subita ad Orlando da Roman Reigns durante Wrestlmania 33, ha deciso di deporre gli abiti sportivi. Lo ha fatto in un modo che ha commosso i fans: spogliato delle sue vesti, ha posato guanti, giacca e cappello al centro del ring e, dopo un bacio alla moglie Michelle McCool (ex WWE Divas Champion), è ritornato nei suoi panni abituali. Gli appassionati l’hanno osannato e tuttora gli stanno tributando un grande affetto sui social, supportato dall’hashtag #ThankyouTaker.

Nato a Houston il 24 marzo del 1965, ha cominciato la carriera da wrestler nel 1984 nella World Class Championship Wrestling (WCCW), dove si è aggiudicato il WCWA Texas Heavyweight Championship con il ring name di The Punisher. Quattro anni più tardi è passato alla Continental Wrestling Association (CWA, poi divenuta USWA), dove ha vinto l’USWA Unified World Heavyweight Championship con il ring name di The Master of Pain. Successivamente ha adottato tanti altri ring name: Mean Mark Callous, Texas Red, The Commando, The Master of Pain, The Punisher ed infine The Undertaker.

Detiene il record di vittorie consecutive (94) della WWE e nel 2012 è stato nominato dal noto sito Imagine Games Network come il secondo wrestler di tutti i tempi, mentre l’anno successivo il portale britannico Digital Spy lo ha decretato “la più grande superstar WWE di tutti i tempi” e due anni più tardi il Daily Telegraph lo ha nominato Il più grande sportivo del mondo.

The Undertaker, insomma, è la storia del wrestling.