Il Tour de France 2017 prenderà il via sabato 1 luglio dalla Germania, da Dusseldorf precisamente. Sarà la 104^ edizione della più prestigiosa corsa a tappe al mondo, quella che dovrà decretare il successore di Chris Froome nell’albo d’oro.
Il percorso. I 3516 km previsti sono suddivisi in 9 tappe pianeggianti, 5 collinari, 5 d’alta montagna e 2 cronometro individuali. Mai così pochi i chilometri contro il tempo, dunque saranno le salite a risultare decisive ai fini dell’assegnazione della maglia gialla, sebbene di arrivi in quota se ne contino soltanto tre.
Dopo la crono d’apertura in Germania, si vira verso Belgio, Lussemburgo e poi finalmente Francia, dove il quinto giorno sarà il primo banco di prova per i big, dal momento che si arriverà in cima alla vetta simbolo dei Vosgi, La Planche des Belles Filles. Tappe cruciali anche l’ottava, con l’arrivo a Station des Rousses dopo aver affrontato Cote de Viny e Montée de la Combe, e soprattutto la nona, con Col de la Biche, Grand Colombier e Mont du Chat prima del traguardo di Chambery.
L’undicesima e la dodicesima frazione sarà la volta dei classici tapponi pirenaici, mentre l’ultima settimana sarà dedicata alle Alpi: nella diciassettesima tappa avremo Croix de Fer, Telegraphe e Galibier, in quella successiva il Col de Vars e l’arrivo sull’Izoard. La cronometro di Marsiglia il penultimo giorno costituirà l’ultima possibilità di smuovere la classifica, prima della passerella finale sui Campi Elisi.
I favoriti. Chris Froome, leader del Team Sky, è a caccia di uno storico poker. Tanti i possibili rivali, a cominciare dal suo ex compagno di squadra Richie Porte, il più in forma del lotto, dall’intramontabile Alberto Contador e dall’incognita Nairo Quintana, reduce dalle fatiche del Giro. Occhio poi ad Esteban Chaves, al francese Romain Bardet (secondo lo scorso anno) e alla coppia Astana formata da Jakub Fuglsang, il vincitore del Delfinato, e Fabio Aru: il sardo, fresco di titolo nazionale, è l’arma su cui facciamo affidamento per far bene.
Tanti anche i cacciatori di tappe, che siano velocisti o adatti a percorsi mossi. Facciamo i nomi di Peter Sagan, Greg Van Avermaet, Andre Greipel, Marcel Kittel, Arnaud Démare, Mark Cavendish, Michael Matthews, Philippe Gilbert, Michal Kwiatkowski. Tra gli italiani (diciotto in tutto) accanto ad Aru citiamo Sonny Colbrelli, Diego Ulissi, Fabio Felline e Matteo trentin, coloro che più di altri hanno tutte le possibilità di andare a caccia di affermazioni.
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