Un entusiasmo così nella Capitale sponda Lazio, non si vedeva da tempo. Roma è fatta così, è una piazza che ti dà tanto ma può anche toglierti molto, è una piazza che ti porta alle stelle ma che può anche distruggerti, una piazza che le mezze misure non le ha mai conosciute. La Lazio e i suoi tifosi stanno vivendo un sogno, e forse dopo tanto tempo, questa non è altro che la giusta ricompensa di tanti anni di sacrifici. E se lo meritano. Se lo meritano i tifosi e se lo merita la squadra. Se lo merita mister Pioli, arrivato tra lo scetticismo ed ora eroe della patria. Se lo merita chi, ha dovuto rinunciare allo stadio per amore di questi colori, come se lo merita chi invece ogni domenica è stato presente, semplicemente perché di questo amore non poteva farne a meno. Un amore spassionato e incondizionato, come solo Roma sa fare.
3 mila tifosi alla stazione Termini prima della partenza per Napoli, più di 2 mila ieri al Fersini a Formello, alle 3 di notte ad accogliere il ritorno dei giocatori a Roma, che probabilmente così tanto calore non ne avevano mai ricevuto in carriera. Perché questi ragazzi, non hanno regalato ai propri tifosi una finale di Coppa Italia, o una più che probabile partecipazione alla Supercoppa Italiana, questi ragazzi hanno riportato quella voglia di amare, quella Lazialità lasciata chiusa per troppo tempo nel cassetto. In tanti si sono emozionati vedendoli esultare a fine partita in mezzo al campo del San Paolo, tutti in cerchio cantando l’inno della squadra. Lo facevano consapevoli di aver raggiunto un traguardo importante, consapevoli di aver compiuto un’impresa, qualcosa di più, qualcosa di indescrivibile. E comunque andrà, qualunque sarà il piazzamento in campionato, qualunque sarà il risultato della finale, sarà stato un sogno che varrà la pena rivivere ancora mille volte.
La Lazio canta "So già du ore" al San Paolo
La Lazio canta "So già du ore" al San PaoloNapoli – Lazio (Semifinale di ritorno TIM Cup 2014/15)
Posted by AmanteDellaBola on Giovedì 9 aprile 2015