valentino rossi

Che straordinario muro che ha sfondato Valentino Rossi: in occasione del GP dell’Argentina, seconda prova del calendario del Mondiale di MotoGP, il centauro di Tavullia ha festeggiato quota 350 Gran Premi disputati nel Motomondiale nel corso della sua longeva e prolifica carriera.

Avrebbe voluto festeggiare con una vittoria, ma la gara di cui è stato protagonista sul circuito sudamericano è stata davvero prodigiosa: per la seconda volta in stagione su altrettante uscite, dopo qualifiche non impeccabili, è stato autore di una grande rimonta, che lo ha portato a chiudere al secondo posto alle spalle della sorpresa spagnola Maverick Vinales, il grande mattatore di questo inizio di 2017.

Poco importa: gli anni passano, ma il Dottor Rossi è ancora lì ad andar più forte dei tanti ragazzini che lo considerano vecchio, è ancora lì a divertirsi come un giovanotto, è ancora lì a lottare per i titolo iridati. Dicevamo 350 GP: nessuno come lui nella storia delle due ruote motorizzate. Al secondo posto c’è un altro italiano, Loris Capirossi, fermo a quota 328, poi l’australiano Jack Findley a 282. Staccatissimi tutti gli altri: il brasiliano lelx Barros, quarto nella speciale classifica, a 265, una lunghezza in più del quinto, lo spagnolo Angel Nieto.

Da quando è cominciata la storia del Motomondiale, nel 1949, Valentino Rossi ha preso parte al quasi il 40% delle gare disputate (888 in totale finora). Oltretutto in 350 gran Premi a cui ha preso parte è riuscito a salire sul podio in 223 occasioni. Nessuno dei suoi colleghi tuttora in attività si avvicina a tali numeri: Daniel Pedrosa è a 260, Andrea Dovizioso a 259, Jorge Lorenzo a 251.

Ma lui non si ferma, si gode tali numeri e guarda avanti perché un altro Mondiale lo vuole conquistare, quello che diventerebbe il decimo della sua carriera. Vinales è avvisato: ha la moto migliore, ma Rossi sta trovando gara dopo gara un gran feeling con il suo mezzo e la partita è aperta.