“Il dado è tratto“, disse una volta Giulio Cesare.
Oggi hanno preso il via ad Helsinki, in Finlandia, i mondiali U20 di hockey su ghiaccio. Sono state disputate quattro partite, per un totale di 26 gol segnati.
Per la prima giornata del World Junior Championship sono scese sul ghiaccio tutte le squadre, ad eccezione di Bielorussia e Slovacchia, che saranno impegnate domani alle 16.00 (ora locale) sul ghiaccio dell’Hartwall Arena.
Repubblica Ceca – Russia, 1-2 SO (0:0; 1:0; 0:1; 0:0; 0:1)
La prima partita del torneo che manterrà impegnati le formazioni giovanili di 10 nazionali da oggi fino al 5 gennaio si apre all’Hartwall Arena, un’arena che può ospitare più di 13.000 persone.
La Repubblica Ceca si presenta a Helsinki con 2 medaglie d’oro nel palmares (nel 2000 in Svezia e nel 2001 in Russia), mentre la squadra allenata da coach Bragin ha vinto la competizione per 13 volte (tra Unione Sovietica, CSI e Russia), alzando la coppa nel 2011 per l’ultima volta.
La partita viene sconvolta a metà del primo periodo, quando Zboril prende un 5+20 di penalità, causando qualche problema alla squadra di coach Petr. Classe 1997, Zboril gioca con i Saint John Sea Dogs in QMJHL.
La partita si mantiene su una condizione di parità: nel primo periodo i tiri sono 5 per la Russia e 6 per la Repubblica Ceca, mentre la svolta avviene nella seconda frazione di gioco quando la Russia rimane in inferiorità numerica a causa della penalità al 19enne Mikulovich. Non rimane molto tempo in panca puniti perché si materializza subito il vantaggio ceco, grazie alla bella rete di Michael Spacek.
Il terzo periodo si apre con le due squadre che impostano un gioco molto attento e corretto (non si segnalano penalità in questa frazione di gioco) ma è la Russia a dare il cambio al ritmo: i due tiri di Rykov e Kuzmenko sono solo il preludio per il pareggio che arriva al minuto 9:09: Artur Lauta sfrutta una mischia davanti alla porta di Vanecek, assistito da Fazleyev e Dergachyov.
La partita si conclude sul risultato di 1-1, dopo un terzo periodo di sostanziale parità, nonostante la Russia metta sotto pressione l’avversaria in maniera notevole (la formazione in maglia rossa si rende pericolosa nell’ultimo minuto di gioco con Kamenev): il bilancio dei tiri è di 25-21 per la Repubblica Ceca.
I 5 minuti di overtime si aprono con qualche buona possibilità per la Repubblica Ceca di portarsi, ma il tempo supplementare si conclude con un nulla di fatto.
I rigori vengono vinti dalla Russia, che guadagna i primi 2 punti in classifica grazie all’unica rete realizzata da Maxim Lazarev. Per quanto riguarda i cechi, i tentativi di Lakatos, Chlapik e Kase s’infrangono tutti contro le parate di Georgiev, protagonista di una buona prestazione con 24 saves.
Svizzera – Svezia 3-8 (1:3; 1:3; 1:2)
La seconda partita della giornata vede fronteggiarsi gli svizzeri del 40enne John Fust, la cui unica medaglia è il bronzo ottenuto nel 1998 in Finlandia, e la Svezia, la quale ha all’attivo due medaglie d’oro: nel 2012 in Canada e nel 1981 nella Germania Ovest.
Le difficoltà della formazione svizzera vengono aggravate dai 25 minuti di penalità presi da Fabian Heldner ad inizio del primo periodo e dai successivi 5+20 dati a Chris Egli nella stessa frazione di gioco.
Partita ruvida e scontrosa quella tra Svizzera e Svezia che si conclude con un perentorio ** a favore della formazione svedese.
La superiorità è netta sotto tutti i punti di vista: il bilancio dei tiri termina 39-18 per la squadra di coach Gronborg, la Svizzera conclude la partita d’esordio nel mondiale U20 con 60 minuti di penalità e la Svezia dimostra alle altre pretendenti al titolo il proprio valore.
Il primo periodo si apre con le reti di Nylander e Lindblom che portano il risultato sul 2-0 per gli svedesi, ma il vantaggio viene ridotto allo scadere dei 20 minuti con la rete di Kessler al minuto 17:23, assistito da Malgin e Glauser. Non c’è tempo per esultare perché Dmytro Timashov spegne ogni speranza di rimonta degli svizzeri: il primo periodo si conclude sul risultato di 3-1.
La seconda frazione di gioco vede una partita molto corretta (a differenza del primo periodo dove le penalità per entrambe le squadre hanno raggiunto i 62 minuti) ma il divario aumenta: Timashov e Asplund portano la Svezia sul 5-1 e la rete del n° #26 Noah Rod, assistito da Harlacher e Malgin, non riduce la distanza tra le due formazioni perché al minuto 12:50 Forsbacka Karlsson porta il risultato sul 6-2 con un gol da fuoriclasse.
La partita ha ormai poco da raccontare e il terzo periodo si conclude con le reti degli svedesi Larsson e Ollas Mattsson e dello svizzero Tino Kessler sul risultato di 8-3.
La nota decisamente negativa per la Svezia sono gli infortuni ancora da accertare di William Nylander e Adrian Kempe. Come avrebbe dichiarato al termine della partita Timo Meier, capitano della Svizzera, “Obviously, you know, we didn’t want to injure any players. We wanted to play hockey, we wanted to win that game. Obviously those two hits that happened weren’t on purpose“.
Finlandia – Bielorussia 6-0 (0:0; 1:0; 5:0)
La squadra che ospita il mondiale U20 ha il compito di battere la Bielorussia, la quale non ha mai ottenuto nessuna medaglia in questa competizione. I ragazzi di Jukka Jalonen hanno invece la possibilità di alzare la 4° coppa, dopo le precedenti in Cecoslovacchia (1987), in Finlandia (1998) e in Svezia (2014).
Il primo periodo della partita si conclude sul risultato di parità ma la superiorità finlandese è netta: 14 tiri contro i 2 della Bielorussia.
La situazione non migliora per la squadra di Beliavski che all’inizio del secondo periodo subisce un 2+10 di penalità ai danni di Alexander Tabolin, in forza nelle giovanili della Dynamo Bobruisk. Il meritato vantaggio della Finlandia arriva al minuto 17:14 con Jesse Puljujarvi che sfrutta perfettamente l’assist di Aho.
Dopo la prima rete la partita della Finlandia diventa sempre più in discesa: nel terzo periodo la squadra di Jalonen dilaga e riesce a segnare altri 5 gol con Patrik Laine, Sami Niku, di nuovo Puljujarvi, Sebastian Repo e infine Mikko Rantanen a 20 secondi dalla sirena finale.
Totalmente inesistente la Bielorussia, che non riesce a mettere in difficoltà la squadra svedese: Veini Vehvilainen ha terminato la sua partita con solamente 10 saves contro i 37 tiri della Svezia.
Stati Uniti – Canada 2-4 (0-0; 1-1; 3-1)
La prima giornata si chiude con una partita dalle grandi aspettative: con l’incontro tra Stati Uniti e Canada sul ghiaccio della Helsinki Ice Hall scendono 19 medaglie d’oro. Il Canada è la nazione che ha vinto di più: dal 1977 ha sollevato la coppa per 16 volte (compresa l’ultima edizione sul ghiaccio amico di Toronto e Montreal).
Il primo periodo si apre con una grande intensità di gioco ma non viene segnata alcuna rete. Si segnala la penalità di 5+20 ad Alex Debrincat per cattiva condotta di gioco.
La svolta della partita avviene nella seconda frazione di gioco con il bel gol di Barzal, che sfrutta l’assist di Chartier e Gauthier. 11 minuti dopo gli Stati Uniti riescono a portare la partita in parità grazie all’intelligenza tattica di Colin White, attaccante dei Boston College.
Il terzo periodo comincia con il tentativo degli Stati Uniti di aumentare il potenziale offensivo e il gol del vantaggio arriva dopo i 2 minuti di penalità dati a John Quenneville: Werenski porta il puck alle spalle di McDonald, sfruttando l’assist di Matthews e di Tkachuk. Inizialmente la reazione canadese è debole ma non appena la squadra di Lowry riesce ad organizzarsi riesce a riportare la situazione in parità con il gran gol di Strome al minuto 09:35.
Da questo momento in poi la squadra canadese ha un momento di totale blackout: il goalie McDonald ha grosse responsabilità su entrambi i gol messi a segno dagli Stati Uniti (Belpedio e Matthews) e la reazione finale con porta vuota non riesce a nulla. Stati Uniti battono Canada 4-2.