17 presenze in serie A divise tra Genoa e Siena e un gol, poche tracce lasciate e un presente in Cina. Torna alla ribalta Zé Eduardo José Eduardo Bischofe De Almeida, al secolo Zè Eduardo. Il 28enne attaccante brasiliano, oggi in forza ai cinesi dello Shenxin, è tornato in Italia e si è confidato a TuttoSport, reclamando pagamenti arretrati da parte del club ligure: “Per venire qui feci una rescissione con incentivo all’esodo, ci sono quattro rate da 180mila euro da pagare, delle quali la prima già scaduta: finora nessun soldo ricevuto, la questione è in mano al mio avvocato. Il mancato pagamento della prima rata ne comporta uno intero di 720mila euro, come stabilito dalla Direzione territoriale del lavoro. Inoltre devono ancora darmene altri 60mila per il prestito al Curitiba, se non provvedono a breve sarò costretto a chiamare in causa la giustizia”. Il materiale è stato ora trasmesso dal calciatore al suo avvocato, Pierfilippo Capello, figlio di Fabio.
“Io mi sono sempre comportato bene, loro invece mi hanno trattato malissimo” l’accusa di Zè Eduardo, che rischia di lasciare il segno più fuori dal campo di quanto fatto sul rettangolo verde nell’annata in maglia rossoblù. “Quando arrivai nel 2011 mi spettavano 15 giorni di vacanza ma me ne diedero solo sette e mi provocai una frattura da stress alla tibia che mi tenne nove mesi fuori. Non mi hanno curato bene, ed inoltre mi cedettero al Siena per ottenere Borriello anche se io non volevo andare: ero considerato un giocatore di m***a”. Non hanno aspettato il primo aprile- sottolinea Zè Eduardo al quotidiano sportivo-ora parte il decreto inguntivo: se non vedo i soldi, c’è il pignoramento”. Non resta ora che attendere la replica del Genoa.