Ammettiamolo, i Blackhawks non stanno vivendo un buon momento. Gli 8 punti nella Central Division non possono soddisfare una squadra che solamente lo scorso giugno sollevava la Stanley Cup.
Tuttavia lo sport è fatto così: basta qualche errore di tecnica e di tattica, una campagna acquisti non proprio al top e i Blackhawks si ritrovano già a rincorrere gli avversari per poter guadagnare qualche posizione in classifica, a danno dei Jets e dei Wild.
Quali sono le squadre che possono realmente battere la squadra di Chicago?

1) Sicuramente in questo campionato i Lightning di Tampa Bay sapranno mettere in serie difficoltà i Blackhawks. E’ vero che sono stati sconfitti nelle finali dei playoff per 4-2, ma bisogna anche ricordare che cinque delle sei partite della serie sono finite con un solo gol di scarto: l’unica eccezione è stata gara 6, vinta da Chicago per 2-0 grazie alle reti di Keith e Kane.
Cosa serve ai Lightning? Uno Stamkos che sappia prendere in mano le redini della squadra (la scorsa stagione ha collezionato 72 punti in 82 partite) e la speranza che gli infortuni non falcidino la rosa. Gli 11 punti guadagnati fino adesso in classifica sono un ottimo punto di partenza per poter fare bene.

2) Un’altra che squadra che senza dubbio si comporterà molto bene sono i Canadiens di Montréal. 16 punti in 8 partite e solamente 9 gol subiti dal goalie Carey Price sono un’ottima presentazione per questa stagione di Nhl.
I Blackhawks dovranno prestare molta attenzione, evitando il rischio di sottovalutare una squadra che la scorsa stagione si è fermata al secondo turno dei playoff: dopo aver eliminato i Senators per 4-2, infatti, i Canadiens sono stati eliminati dai vice-campioni in carica di Tampa Bay (4-2).

3) I Blues di St. Louis hanno avuto un ottimo inizio di campionato, con 10 punti in 7 partite nella Central Division.
Tuttavia la costanza non è mai stata dalla parte della squadra di St. Louis; nelle ultime tre stagioni regolari si sono posizionati per ben due volte davanti ai Blackhawks, ma nella fase successiva, ai playoff, non sono mai stati in grado di superare primo turno: nel 2012/2013 sono stati eliminati dai Los Angeles Kings (4-2), nel 2013/2014 proprio dai Blackhawks e l’anno scorso dai Wild di Minnesota (4-2).
La speranza c’è: giocatori come Vladimir Tarasenko, 73 punti in 77 partite la scorsa stagione, e il goalie Brian Elliott, alla quinta stagione a St. Louis, potranno modificare la sequenza negativa dei Blues?

4) Al quarto posto delle squadre che possono seriamente dar fastidio ai Blackhawks non possiamo non inserire i Predators di Nashville.
Anche loro, come i Blues, sono partiti molto forte quest’anno e hanno già raggiunto la 2° posizione della Central Division con 12 punti in 7 partite.
L’anno scorso i Predators sono stati la squadra che ha messo in maggior difficoltà i vincitori della Stanley Cup: al primo turno, infatti, i Blackhawks hanno vinto la serie per 4-2, ma bisogna riconoscere che due delle sei partite (gara 1 e gara 4) sono terminate all’overtime..

5) Infine, gli Stars di Dallas.
La squadra che, dopo i Canadiens, ha avuto il miglior avvio di stagione si candida già da subito ad essere una pretendente per il titolo.
Cosa gioca a vantaggio degli Stars? Sicuramente un’ottima campagna acquisti, che ha portato giocatori di grande esperienza come il goalie Antti Niemi (due stagioni a Chicago e cinque con gli Sharks, per un totale di 342 incontri in Nhl), il difensore svedese Johnny Oduya (quattro stagione con i Devils e altrettante a Chicago) e Patrick Sharp, il quale con i Blackhawks ha giocato per dieci stagioni, vincendo tre Stanley Cup (2010, 2013 e 2015). Nonché, senza dubbio, il desiderio di migliorare la prestazione della scorsa stagione, quando i Dallas si posizionarono alla 6° posizione della Central Division con 92 punti e non disputarono i playoff.