Nella giornata di ieri, i due campionati di Prima divisione – Lega Pro hanno emesso i loro verdetti. Tutto bello, bei gol in entrambe le gare, con Pro Vercelli e Frosinone promosse in B. Sud Tirol e Lecce non sono riuscite a ribaltare i risultati delle partite di andata, con l’amarezza che si notava sui volti sconsolati dei giocatori. Doveva essere una giornata di festa, ma per qualche episodio non propriamente sportivo, chiamiamolo così, un classico sabato pomeriggio si è trasformato in un’autentica vergogna. Al “Silvio Piola” di Vercelli tutto è filato liscio: i bianconeri, che il prossimo anno disputeranno il torneo della serie cadetta, sono andati a consolare gli avversari, sconfitti e in lacrime per il risultato finale. Tutte scene che fanno bene al calcio in generale e non solo alla Lega Pro. Tanti chilometri più a sud, invece, precisamente a Frosinone si sono vissuti attimi di paura e molta tensione.
I ciociari, vincitori per 3-1 sul Lecce, non hanno potuto festeggiare al meglio il loro ritorno in serie B per degli avvenimenti che, con il fair-play non hanno nulla a che vedere. Tante espulsioni e mega rissa finale con il tecnico dei salentini, Franco Lerda, inviperito per il comportamento scorretto nei confronti dei suoi calciatori (pallonata a Ferreira Pinto ndr) e accerchiato dai tifosi “canarini”. La pagina vergognosa del “Matusa” non finisce mica qui, è un susseguirsi di episodi che dovrebbero far riflettere tutti, in primis per chi va in campo a generare tensione. Nei festeggiamenti, iniziati dopo la terza rete frusinate con Viola, molti sostenitori di casa, invece di gioire con Zappino e compagni, hanno pensato bene di andare a provocare i supporter del Lecce assiepati nel settore ospiti, con la Polizia che ha evitato il peggio. Dietro gli spalti dell’impianto laziale, poi, anche un denso fumo nero, causato molto probabilmente da un incendio doloso. Tutte immagini che, di certo, non avvicinano le famiglie, le donne, i bambini allo stadio. Si sa, nel nostro ex “Belpaese”, molti predicano bene, ma razzolano male e quest’anno, in Lega Pro, tanti presunti moralisti potrebbero ricevere l’Oscar della falsità.
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