A volte ritornano. Era successo a Scolari e ora tocca nuovamente a Dunga. Il tecnico ritorna sulla panchina della Selecao dopo che ne era stato il commissario tecnico dal 2006 al 2010 vincendo una Coppa America nel 2007 e una Confederation Cup nel 2009. La nomina era nell’aria da giorni, dopo le dimissioni di Scolari e dopo che si era parlato anche di Leonardo come ipotetico successore, ma oggi è arrivata l’ufficialità e a darla è stata proprio il presidente della federcalcio brasiliana, José Maria Marin.
Dunga, con un passato anche in Italia, con Pisa, Fiorentina e Pescara è stato capitano del Brasile campione del mondo nel 1994. Con la nazionale verdeoro, conta 91 presenze e 6 reti, conquistò la Coppa America del 1989, la coppa del mondo nel 1994 con la fascia da capitano al braccio, un’altra coppa America nel 1997 e un secondo posto a Francia 1998.
Dunga, che all’anagrafe fa Carlos Caetano Bledorn Verri ha iniziato ad allenare proprio sulla panchina del Brasile nel luglio 2006 sostituendo Carlos Alberto Parreira. Ha debuttato nell’amichevole giocata a Oslo contro la Norvegia il 16 agosto 2006 e terminata 1-1. Alla guida dei verdeoro ha conquistato la Coppa America 2007, battendo in finale l’Argentina per 3-0, e la Confederations Cup 2009 vincendo 3-2 contro gli Stati Uniti. Al campionato del mondo 2010, nonostante i favori del pronostico, il Brasile di Dunga venne eliminato ai quarti di finale, battuto 2-1 dall’Olanda. Il giorno stesso Dunga fu sollevato dall’incarico. Dopo l’esperienza con la Selecao ha allenato in Qatar l’Al-Rayyan, ma solo per pochi mesi, e nel 2012 in Brasile all’Internacional di Porto Alegre ma è stato esonerato nell’ottobre 2013.
Durante la sua precedente esperienza venne spesso criticato per essere troppo prudente, il suo Brasile era noioso e poco spettacolare. Il perchè la federazione abbia scelto Dunga come nuovo commissario tecnico dei verdeoro è da imputarsi principalmente alle sue qualità di leader e condottiero. La Selecao deve ripartire da zero e il nuovo tecnico deve ricostruire una squadra che deve essere prima solida e poi spettacolare. La delusione del mondiale è ancora fresca, i sette goal subiti dalla Germania saranno ricordati per molto tempo ancora ma a settembre ci sono già le prime convocazioni per le gare con Colombia e Ecuador.
Il Dunga bis sarà come lo Scolari bis? Tempo al tempo.