Quello che è successo è incredibile. Se ci avessero detto qualche mese fa che John Scott sarebbe stato il capitano della Pacific Division nell’All-Star Game che si disputeranno il prossimo 31 gennaio a Nashville (Tennessee), non avremmo certo potuto crederci.
E invece è così: John Scott, ala sinistra degli Arizona Coyotes con 1 assist in 11 partite in questa stagione di Nhl, guiderà la squadra della Pacific Division, di cui i Coyotes fanno parte con 40 punti in 38 partite.
John Scott gioca in Nhl fin dalla stagione 2008/2009, quando scende sul ghiaccio per 20 partite con i Minnesota Wild, collezionando un unico punto (1 assist). In 9 stagione ha indossato la maglia, oltre che dei già nominati Wild, anche dei Blackhawks, dei Rangers, dei Sabres, degli Sharks e, infine, dei Coyotes per un totale di 11 punti in 285 partite.
Tutto è partito come un gioco e invece il #28 di Edmonton sarà tra i quattro capitani di questo All-Star Game: Ovechkin (Capitals) guiderà la Metropolitan Division, Patrick Kane (Blackhawks) sarà il leader della Pacific Division e Jaromir Jagr (Panthers) avrà la possibilità di guidare la Atlantic Division.
Di fronte alle telecamere Scott stesso, alla domanda del perché fosse stato scelto proprio lui, ha risposto: “I have no idea. Even when it started I said, ‘Don’t vote for me, vote for my teammates.’ I tried to deflect, deflect, and it kept going. I have no clue how this got going or how I got voted, but I’ll take it“.
I social network si sono subito scatenati nell’ironizzare sulla nomina di Scott. Vediamo alcuni post.
Iniziamo con l’ironico tweet di Jaromir Jagr, campione indiscusso dell’hockey su ghiaccio e leader dell’Atlantic Division.
C’è anche chi unisce l’ironia della scelta del 33enne canadese con la politica: il motto del tycoon Donald Trump, in corsa per le presidenziali con il partito repubblicano, recita “Make America great again“..
Altri ironizzano sulle difficoltà che Scott troverà nella selezione dei giocatori per l’evento del 31 gennaio.
E’ stato inoltre aperto un account su Twitter (falso, ovviamente) che tratta con estrema ironia l’argomento: basta leggere gli ultimi due tweet per capire di cosa si sta parlando.
Qualcun altro ironizza sulla “foga” con cui Scott disputa le sue partite (ha raggiunto quota 542 minuti di penalità).
Infine, altri fan ironizzano sulla scarsa qualità delle giocate di Scott, paragonandolo ad un BigMac servito ai Golden Globes.