Dopo anni di inspiegabile magra, sembra finalmente arrivato il momento di un po’ di luce per l’atletica leggera italiana. Ed il merito spetta proprio ad un settore che meno di altri ha sfornato personaggi degni di nota, vale a dire la velocità: con una prestazione eccellente dietro l’altra, Filippo Tortu mira a diventare il primo italiano capace di scendere sotto i dieci secondi.
Del talento del ragazzo milanese di origini sarde si parla ormai da un paio di anni, sebbene si tratti di un atleta di neppure venti anni. Questo 2018 sembra poter essere davvero l’anno buono per il rappresentante delle Fiamme Gialle: in una sola settimana, è andato vicinissimo per ben due volte a quel record – apparentemente insormontabile – fatto registrare ormai troppo tempo fa un certo Pietro Mennea.
Prima la grande prestazione di Savona nel meeting locale, poi ecco il palcoscenico ben più importante, quel Golden Gala, valido per la Diamond League, disputato allo Stadio Olimpico di Roma e dedicato proprio al nostro più veloce uomo di tutti i tempi. Arriva il 10.04 nella capitale, appena un centesimo di più del 10.03 fatto registrare nel capoluogo ligure ed appena tre centesimi sopra il record di Mennea: terzo tempo dietro al vincitore Baker e al primatista europeo Vicaut (10.02), mai nessun italiano era riuscito a salire sul podio dei 100 metri in una tappa del massimo circuito mondiale.
La più grande soddisfazione sarebbe quella di trovare quel appagante risultato proprio nella gara più importante della stagione, vale a dire i Campionati Europei in programma ad agosto a Berlino. Anche se non dovesse arrivare in quell’occasione, abbiamo la sensazione che sia solo questione di tempi. Ciò che appare fondamentale sarà non caricare di pressione un ragazzo ancora giovanissimo e lasciarlo crescere e maturare in tranquillità.
E dietro di lui un altro pronto a sbocciare è l’italo-statunitense Marcell Jacobs, il quale, pur avendo toppato al Golden Gala, ha siglato proprio a Savona un interessantissimo 10.08. Insomma, sembra giunto il momento per la velocità italiana di rialzare la china dopo tanti, troppi anni di stenti. Forza Filippo, forza Marcell!