Quello di Londra 2017 è stato senza dubbio il peggior Campionato Mondiale di atletica leggera disputato dall’Italia. Usciamo meglio di Pechino 2015 perché raggranelliamo una medaglia di bronzo (Antonella Palmisano nella 20 km di marcia), ma nel complesso risultiamo altamente deficitari tanto dal punto di vista dei finalisti (nessuno in pista, soltanto due su strada) quanto da quello delle prestazioni, spesso in controtendenza con quanto visto nei mesi precedenti all’appuntamento.
È per questo motivo che l’atletica italiana risulta ancora ferma all’anno zero, nonostante fosse difficile immaginar di riuscire a fare peggio di quanto visto due anni orsono nella rassegna cinese. I Mondiali di quello che è lo sport olimpico per eccellenza esistono dal 1983 e da allora il movimento azzurro ha collezionato 41 medaglie, l’ultima delle quali è quella già citata della Palmisano.
In sedici edizioni sono stati portati a casa 11 ori: il primo fu quello del mitico Alberto Cova a Helsinki 1983, seguito, quattro anni più tardi a Roma, dai due firmati da Francesco Panetta nei 3000 siepi e da Maurizio Damilano nella 20 km di marcia. L’ultimo, invece, risale a quattordici anni fa: fu quello di Giuseppe Gibilisco a Parigi 2003 in quella fantastica serata che portò al nuovo record nazionale di specialità.
Quindici le medaglie d’argento: prima a conquistarla fu la 4×100 maschile che annoverava nel quartetto anche Pietro Mennea; l’ultima quella di Valeria Straneo nella maratona a Mosca 2013. Quindici anche i bronzi: da Pietro Mennea terzo nei 200 metri nel 1983 fino ad arrivare alla Palmisano a Londra 2017.
Ecco tutti i podi conquistati dagli atleti azzurri nelle manifestazioni iridate, con l’auspicio che un’inversione di tendenza possa presto arrivare.
ORI (11):
Giuseppe Gibilisco (salto con l’asta – Parigi 2003)
Fiona May (salto in lungo – Edmonton 2001)
Fabrizio Mori (400m ostacoli – Siviglia 1999)
Ivano Brugnetti (50km di marcia – Siviglia 1999)
Annarita Sidoti (10km di marcia – Atene 1997)
Fiona May (salto in lungo – Goteborg 1995)
Michele Didoli (20km di marcia – Goteborg 1995)
Maurizio Damilano (20km di marcia – Tokyo 1991)
Francesco Panetta (3000m siepi – Roma 1987)
Maurizio Damilano (20km di marcia – Roma 1987)
Alberto Cova (10000m – Helsinki 1983)
ARGENTI (15):
Valeria Straneo (Maratona – Mosca 2013)
Antonietta Di Martino (salto in alto – Osaka 2007)
Andrew Howe (salto in lungo – Osaka 2007)
Fabrizio Mori (400m ostacoli – Edmonton 2001)
Fiona May (salto in lungo – Siviglia 1999)
Vincenzo Modica (Maratona – Siviglia 1999)
Roberta Brunet (5000m – Atene 1997)
Elisabetta Perrone (10km di marcia – Goteborg 1995)
Giovanni Perricelli (50km di marcia – Goteborg 1995)
Giuseppe D’Urso (800m – Stoccarda 1993)
Giovanni De Benedictis (20km di marcia – Stoccarda 1993)
Ileana Salvador (10km di marcia
Francesco Panetta (10000m – Roma 1987)
Alessandro Andrei (getto del peso – Roma 1987)
4x100m maschile (Stefano Tilli, Carlo Simionato, Pierfrancesco Pavoni, Pietro Mennea – Helsinki 1983)
BRONZI (15):
Antonella Palmisano (20km di marcia – Londra 2017)
Antonietta Di Martino (salto in alto – Daegu 2011)
Giorgio Rubino (20km di marcia – Berlino 2009)
Alex Schwazer (50km di marcia – Osaka 2007)
Alex Schwazer (50km di marcia – Helsinki 2005)
Magdelin Martinez (salto triplo – Parigi 2003)
Stefano Baldini (Maratona – Parigi 2003)
Stefano Baldini (Maratona – Edmonton 2001)
Elisabetta Perrone (20km di marcia – Edmonton 2001)
Fiona May (salto in lungo – Atene 1997)
Ornella Ferrara (Maratona – Goteborg 1995)
4x100m maschile (Giovanni Puggioni, Ezio Madonia, Angelo Cipolloni, Sandro Floris – Goteborg 1995)
Alessandro Lambruschini (3000m siepi – Stoccarda 1993)
Gelindo Bordin (Maratona – Roma 1987)
Pietro Mennea (200m – Helsinki 1983)