Il FC Barcelona chiude ogni rapporto con il suo sponsor Qatar Airways per “questioni sociali”, come dichiara il presidente del club blaugrana, Josep Maria Bartolomeu. La linea etica del club catalano non combacia con quella dello sponsor, che stando alle dichiarazioni dell’ITF (Federazione internazionale dei lavoratori del Trasporto) riserverebbe un trattamento dittatoriale ai suoi dipendenti. L’ITF, oltre ad essersi congratulata con il club per aver interrotto l’accordo di sponsorizzazione, seppur molto oneroso, ribadisce la sua presenza nell’iniziativa sindacale “Ripetere la Votazione”, messa in atto per tentare di privare il Qatar del diritto di organizzare i Mondiali 2022 in casa propria, alla luce dei maltrattamenti dei lavoratori coinvolti nella costruzioni delle strutture dedicate al mega evento.

Questo è quello che il segretario dell’ITF, riportava in una lettera destinata proprio al presidente Bartolomeu: “Il patrocinio della Qatar Airways è incompatibile con il codice etico del FC Barcelona e la sua forte missione sociale e caritatevole. Siamo sicuri che sia tifosi che giocatori saranno più orgogliosi dei risultati del club se il nome della compagnia verrà levato dalle maglie” – e continua – “L’ITF ha pubblicato cento pagine elencando le trasgressioni della linea aerea. Quest’ultime sono così gravi che abbiamo presentato un reclamo contro lo stato del Qatar, davanti all’Organizzazione Mondiale del Lavoro. Se il Mondiale FIFA si svolgesse in Qatar, non c’è dubbio che gli operai sarebbero trattati come schiavi nella costruzione di infrastrutture, in condizioni terribili e pericolose. Per questo speriamo che appoggi la causa dell’ITF, la Confederazione Sindacale e anche altre federazioni al fine di far emergere alla luce del sole le attuali condizioni del Qatar e della Qatar Airways.

Con questa lettera, l’ITF ha andato un messaggio chiaro al FC Barcelona e al mondo intero sulla intenzione dei provvedimenti da prendere in merito a questa faccenda. Queste sono le dichiarazioni che oggi faceva Steve Cotton riguardo la decisione del club di riproporsi per l’accordo di patrocinio: “Ci compiace che il FC Barcelona abbia preso la decisione corretta. Il club ha ascoltato il pubblico e ha tenuto in conto l’opinione degli esperti. Finché la linea aerea ed il suo paese di origine ignorino i diritti fondamentali e si mostrino ciechi davanti alla sofferenza, non avranno posto né nelle magliette né nello stadio di un club che è un ambasciatore della difesa dei principi sociali e del benessere della comunità.”

Paddy Crumlin, presidente dell’ITF, dichiarava: “Qatar sarà giudicata non solo dall’OIT, ma anche dal tribunale dell’opinione mondiale. Speriamo che, più presto che tardi, arrivi il giorno in cui questo paese e questa linea aerea diano priorità alla giustizia e compiano i propri obblighi umani ed internazionali.”