Caro signor Stefano Agresti,

Ho letto stamane sul sito del Corriere dello Sport, il suo articolo rivolto al presidente della Lazio, nonchè consigliere federale Claudio Lotito, così intitolato: “Limite superato, si faccia da parte o lo mandino via”. Le parlo da tifoso laziale, antilotitiano da dieci anni, da quando è iniziata questa spudorata gestione, con quarant’anni di abbonamento e tanta lazialità sopra le spalle. Volevo porle una domanda di cui so già la risposta: dove eravate voi giornalisti e la stampa in generale, quando i tifosi laziali denunciavano più volte la “monarchia” di Lotito? Dove eravate in tutti questi anni di proteste, quando il gestore insultava i tifosi laziali e disgregava man mano una delle tifoserie più belle del mondo? Dove eravate il 23 febbraio in occasione di Lazio-Sassuolo e in tutti i mesi in cui noi tifosi, compiendo un atto di amore verso i nostri colori, abbiamo disertato uno stadio intero? Di sicuro non risponderà a tutte queste mie domande, ma le semplifico la vita e rispondo io per lei. Voi non c’eravate e non ci siete mai stati.

Adesso che Lotito è consigliere federale, adesso che sta diventando, se non lo è già, l’uomo più potente del calcio italiano, tutto ad un tratto l’interesse mediatico verso la sua persona è cambiato. Sui giornali non si fa che parlare di ogni minima cosa che Lotito faccia o dica. Pur di creare scandalo e di toglierlo di mezzo, ora ci si inventa qualsiasi cosa. Persino aver indossato una tuta dell’Italia per ripararsi dalla pioggia crea scalpore. Lotito ha smentito le frasi dette su Marotta, e non c’è nessuna registrazione che confermi quanto riportato. Lei invece lo considera già come se Lotito fosse stato condannato da un giudice. Scrive anche: “ci vergognamo noi per lui”, ma perchè tutto questo sdegno solo ora? Quando Lotito disse: “Io al Flaminio ci piscio”, oppure quando affermò “I laziali a me mi fanno solo un malloppo di…” nessuno di voi ha mai messo una penna su un foglio di carta o le mani su una tastiera per difendere la Lazio e la Lazialità. E allora caro Agresti, sa cosa le dico? le dico che son contento di tutto questo, che sono felice se Lotito riuscirà un giorno a comandare il calcio italiano, e ad avere dieci società, capireste davvero cosa ha sofferto il tifoso laziale, mentre la stampa si occupava di parlare del compleanno di Totti o del nuovo look di Balotelli.