Diego Armando Maradona attacca ancora Joseph Blatter e l’organizzazione di cui è a capo. “La multinazionale Fifa si sta mangiando il pallone” ha affermato l’ex Pibe de oro.
Maradona non è andato di certo per il sottile questa volta e, durante il suo programma televisivo ‘De Zurda’ che conduce con il giornalista uruguayano Víctor Hugo Morales in onda tutti i giorni su Telesur, ha sparato parole grosse contro l’organizzazione internazionale del calcio e il suo presidente: “La Fifa guadagna 4 miliardi di dollari per i Mondiali e chi li vince ne prende 35 milioni, c’è una divario assurdo. La gente deve saperlo. La Fifa è una multinazionale che fattura tantissimo e questa cosa è sbagliata perché rovina il calcio.”
Un “potere sporco” è la definizione che ne dà l’argentino. E, poi, rincara la dose nei confronti di Joseph Blatter: “Se Blatter ci vedesse dovrebbe andare a nascondersi in bagno. Bill Gates i soldi se li guadagna, lui no. Si intasca 4 miliardi di dollari senza fare nulla.”
Il 78enne svizzero era già stato chiamato in causa dal Sunday Times, secondo cui l’ex membro del direttivo della federazione internazionale Mohamed Bin Hammam avrebbe elargito tangenti per 5 milioni di dollari ad alcuni rappresentanti delle federazioni africane al fine di ottenere l’assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar.
Blatter è, quindi, passato al contrattacco dichiarando, durante un incontro a San Paolo con la Caf (Confederazione africana) che “c’è, purtroppo, una buona parte di discriminazione e razzismo” alle accuse che vengono mosse nei suoi confronti. “Vogliono distruggere non il calcio ma l’istituzione, perché è troppo forte” ha proseguito il numero uno dell’organizzazione calcistica internazionale. Le sue conclusioni sono state perentorie: “La Fifa è talmente forte che non la potranno distruggere.”
La querelle Maradona-Blatter rappresenta ciò che di più stucchevole possa offrire il panorama calcistico internazionale in vista dei Mondiali in Brasile. Il corvo che dice al merlo “come sei nero”. L’uno non nuovo a uscite che suscitano clamore e sorpresa come questa, l’altro a caccia del suo quinto mandato a capo della Fifa. Domani, fortunatamente, lasceranno spazio al calcio giocato. Almeno si spera.