California University

Ha avuto finalmente inizio l’edizione 2016 del torneo più imprevedibile sulla faccia della terra, almeno per quanto riguarda la palla a spicchi: si tratta naturalmente della March Madness, evento che per un paio di settimane è destinato ad attrarre le attenzioni di buona parte degli appassionati a stelle e strisce (e non solo). Come di consueto, già dalle battute iniziali non sono mancate le sorprese dovute a clamorosi upsets da parte di compagini poco quotate: andiamo quindi alla scoperta di tutti i risultati del First Round, regione per regione.

South

Lo sbigottimento maggiore, senza ombra di dubbio, si deve all’incredibile vittoria di Hawaii (testa di serie n.13) sulla ben più quotata California (4) per 77-66: fatali per questi ultimi le assenze dei due maggiori realizzatori della squadra, vale a dire Jabari Bird e Tyrone Wallace. Gli isolani riescono così nell’impresa di conquistare il loro primo successo di sempre nel torneo NCAA: una bella soddisfazione per questi ragazzi, costretti in stagione a compiere più spostamenti di qualsiasi altra formazione.

Gli altri upsets sono merito di Connecticut (9) su Colorado (8) per 74-67 e degli Shockers di Wichita State (11) – vittoriosi per 65-55 su Arizona (6) – che puntano a ripetere la cavalcata che nel 2013 li condusse fino alle Final Four. Per il resto, rispettato ogni pronostico: Kansas (1) e Villanova (2) si sono sbarazzate rispettivamente di Austin Peay (16) e North Carolina at Asheville (15) con ampi scarti; Miami (3) e Maryland (5) l’hanno invece spuntata su Buffalo (14) e South Dakota State (12), così come Iowa (7) ha avuto la meglio nel finale punto-a-punto contro Temple (10).

East

Anche in questo angolo del tabellone non sono certo mancate le emozioni, imputabili perlopiù all’eliminazione di West Virginia (3) da parte della cenerentola Stephen F. Austin (14), piccola università con sede a Nacogdoches, in Texas. Il 70-56 finale, figlio di una vera e propria battaglia tra due delle migliori difese dell’intera Division I, è stato raggiunto grazie anche ai 33 punti di un superlativo Thomas Walkup.

Come nel raggruppamento precedente, anche qui la testa di serie numero 9 (Providence) ha battuto la 8 (USC, alma mater di Daniel Hackett tra gli altri) in un confronto tiratissimo, terminato 70-69 con il canestro vincente di Rodney Bullock a 1.4 secondi dalla fine.

Come da copione le altre gare con i successi di North Carolina (1) su Florida Gulf Coast (16), di Xavier (2) su Weber State (15), di Kentucky (4) su Stony Brook (13), di Indiana (5) su Chattanooga (12), di Notre Dame (6) su Michigan (11) e di Wisconsin (7), finalista della passata edizione, su Pittsburgh (10).

Midwest

Con ogni probabilità il Regional che ha riservato le maggiori sorprese, prima fra tutte l’impresa di Middle Tennessee (15) nei confronti della corazzata Michigan State (2), sconfitta 90-81: passo falso impronosticabile per i ragazzi di coach Tom Izzo, che per quanto messo in mostra nel corso della stagione avrebbero potuto ambire legittimamente ad una delle quattro teste di serie numero 1.

Non sono stati da meno anche i successi di Gonzaga (11) su Seton Hall (6) e di Little Rock – Arkansas (12) sulla ben più quotata Purdue (5): 68-52 e 85-83 gli esiti finali. Particolarmente ricco di emozioni il secondo confronto, conclusosi all’overtime dopo che una tripla semi-impossibile di Josh Hagins – 31 punti per lui – a cinque secondi dal termine aveva reso insufficienti i tempi regolamentari.

Successi contro le aspettative anche per Syracuse (10) su Dayton (7) e per Butler (9) su Texas Tech (8). A conti fatti, le uniche squadre capaci di far valere il proprio seed sono state Virginia (1), Utah (3) e Iowa State (4): Hampton (16), Fresno State (14) e IONA (13) le loro sfortunate avversarie.

West

Alla stregua di Hawaii, anche un’altra outsider come Yale (12) ha sorprendentemente vinto lo scontro con Baylor (5) garantendosi così la prima vittoria alla March Madness nella storia dell’università della prestigiosa Ivy League: spinti dai 31 punti di uno scatenato Makai Mason hanno trionfato per 79-75.

Cosa c’è di meglio di un upset? Un upset deciso sulla sirena, è ovvio. Nel finale serrato tra Texas (6) e Northern Iowa (11), i Longhorns acciuffano il pareggio sul 72 pari con 2.7 secondi sul cronometro: ciò che segue è la cartolina perfetta della March Madness, con Paul Jesperson che insacca da centrocampo la tripla che vale la vittoria per i Panthers.

Da segnalare anche la sconfitta patita da Oregon State (7) contro VCU (10); trionfano anche Oregon (1), Oklahoma (2), Texas A&M (3), Duke (4) e Saint Joseph’s (8) negli incroci contro Holy Cross (16), CSU Bakersfield (15), Green Bay (14), North Carolina at Wilmington (13) e Cincinnati (9).

Questi gli accoppiamenti per il secondo turno, che ha inizio in queste ore per concludersi infine nella serata di domenica:

South:
Kansas – Connecticut
Maryland – Hawaii
Wichita State – Miami
Iowa – Villanova

East:
North Carolina – Providence
Indiana – Kentucky
Stephen F. Austin – Notre Dame
Wisconsin – Xavier

Midwest:
Virginia – Butler
Little Rock – Iowa State
Gonzaga – Utah
Syracuse – Middle Tennessee

West:
Oregon – Saint Joseph’s
Yale – Duke
Northern Iowa – Texas A&M
VCU – Oklahoma