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Niccolò Campriani si prende una pausa. Il tre volte campione olimpico del tiro a segno, dando seguito alle dichiarazioni rilasciate una volta raggiunto l’apice della carriera, ha deciso di prendersi una pausa dal suo sport e di concentrarsi sulla sua attività di ingegnere.

Lascia Fiamme Gialle e carabina. È deciso e sa quel che vuole, il trentenne tiratore fiorentino. Per quanto riguarda il Gruppo Sportivo, gli è stata dedicata una cerimonia per ringraziarlo delle sue imprese. Cerimonia a cui hanno preso parte i vertici della Guardi di Finanza, che gli hanno consegnato una targa che recita così: “A ricordo di anni straordinari in cui hai arricchito, orgogliosi compagni d’avventura, con imprese indelebili sempre accompagnate da qualità umane fuori dal comune. È stato un privilegio esultare con te per le tue medaglie […] Ci hai insegnato “a ballare sotto la pioggia”, conquistando un posto nella storia dello sport italiano e nel cuore di tutti noi. Grazie di tutto, e…. al prossimo centro!”

Visibilmente emozionato, Campriani ha ricambiato i ringraziamenti e ha ribadito come ora stia per aprirsi un nuovo capitolo della sua vita. Laureato in Ingegneria Manageriale, volerà negli States per dedicarsi al suo settore, senza rinunciare del tutto al tiro a segno. Lascerà sicuramente la carabina tre posizioni, ma non quella ad aria compressa. L’obiettivo, infatti, è farsi trovare pronto per le Olimpiadi di Tokyo 2020, in cui verrà anche inserita una gara mista che potrebbe vederlo in scena con la compagna Petra Zublasing.

Niccolò Campriani prende parte ai suoi primi Giochi Olimpici nel 2008, a soli ventuno anni, classificandosi dodicesimo nella carabina dieci metri. L’exploit arriva nella successiva edizione di Londra 2012, quando conquista l’argento nella stessa specialità e soprattutto l’oro nella carabina 50 metri tre posizioni. Infine l’apoteosi a Rio 2016: oro nella carabina 10 metri aria compressa (con record olimpico fissato a 206.1) e soprattutto l’inatteso – per questo straordinario – oro nella carabina 50 metri da 3 posizioni, al termine di una gara che sembrava già compromessa.