Dopo un incessante susseguirsi di nomi, durato per circa un mese, tra i quali, oltre ai vari Giampaolo, Drago e Nicola, stuzzicava (e non poco) il clamoroso, forse più fantasioso, ritorno di Zdenek Zeman (accasatosi al Cagliari), lunedì è stato ufficialmente presentato Marco Baroni in qualità di nuovo allenatore del Pescara. C’è la volontà dunque da parte della società, presidente Sebastiani in primis, di voltare pagina ed aprire un nuovo ciclo dopo le deludenti prestazioni del campionato da poco concluso, affinchè nel giro di tre anni, queste le parole del patron biancazzurro, si possa tornare nel palcoscenico della Serie A.

Si tratta quindi di un progetto a lungo termine, e probabilmente ripartire da un tecnico giovane e motivato come Baroni, potrebbe risultare davvero una scelta vincente. L’ex tecnico della Primavera della Juventus, reduce da una sorprendente stagione con la Virtus Lanciano, senza dubbio una delle migliori squadre dell’ultimo campionato cadetto, che, dopo essere stata per diverso tempo in vetta alla classifica durante il girone d’andata, ha sfiorato i playoff promozione, offre, come rivelato dal ds Giorgio Repetto nella conferenza stampa di presentazione, garanzie tecniche e comportamentali, sottolineando come nello scorso anno sia mancato qualcosa dal punto di vista della gestione di un gruppo, composto indubbiamente da nomi importanti, ma poco motivato e a volte appagato.

FILOSOFIA D’ATTACCO – Ma il neo-tecnico pescarese, oltre ad una certa dose di spartanità, grinta, determinazione, sacrificio e attaccamento alla maglia, considerati il punto di partenza di questo progetto, assicura anche qualità e un gioco moderno e spavaldo. Il 4-3-3 è il suo modulo prediletto, anche se bisognerà valutare per bene l’organico a disposizione. Un sistema equilibrato, ma che richiede tanta corsa e applicazione. Per questo compito, così come a Lanciano, Baroni proverà a ricostituire il giusto mix di giovani di talento e giocatori più esperti. I due direttori sportivi Repetto e Pavone sono già molto attivi sul mercato, e cercheranno nei limiti del possibile di esaudire le richieste del nuovo allenatore.

CAPITOLO ROSA – Sono 31 i convocati per la prima parte del ritiro che si svolgerà a Pizzoferrato (CH). Ma si tratta di una lista provvisoria, in quanto intrisa di molti giovani della rinomata Cantera biancazzurra e di diversi giocatori dati quasi certamente per partenti, su tutti Bianchi Arce, Vukusic, Jonathas e Bjarnason. Dopo aver depositato il contratto dello svincolato Simone Aresti, ex portiere del Savona, il Pescara sta provando a prendere in prestito dal Napoli Luigi Sepe (’91), rivelazione dell’ultimo campionato cadetto proprio sotto la guida del tecnico Baroni. Destinazione senz’altro gradita dal giovane portiere, il quale però per ora prende tempo e attende una chiamata dall’Empoli, che dopo un iniziale colloquio con l’agente del calciatore, nelle ultimissime ore sembra essersi deciso ad assicurargli un posto da titolare in Serie A, affiancandolo così al più esperto Bassi.

DIFESA REVOLUTION – Per quanto riguarda la difesa, dopo la sofferta cessione del capitano Antonio Balzano al Cagliari, e la possibile partenza di Capuano, su di lui Sassuolo, Sampdoria e ancora il Cagliari del boemo, si puntano sulle fasce i giovanissimi Ashong (’94, ex La spezia, di proprietà della Fiorentina) e De Col (’93, ex Lanciano, di proprietà dell’Hellas Verona). È stato trovato l’accordo con l’esperto centrale Emanuele Pesoli, svincolatosi dal Carpi, ed è stato prelevato dalla Roma in prestito il talentuoso difensore rumeno Deian Boldor. Inoltre c’è un discorso aperto, sempre col Napoli di De Laurentiis, per l’eclettico terzino sinistro Luigi Vitale.

A metà campo invece per ora tanti nomi e niente di concreto. Ci sono stati sondaggi per Moussa Kone dell’Atalanta (su di lui anche l’Avellino), Filippo Porcari e Antonino Barillà (in uscita dalla Reggina), anche se il ds Repetto proverà fino alla fine a convincere l’islandese Bjarnason a rimanere, e soprattutto a resistere alle numerose offerte, anche estere (Spagna in pole), per il jolly uruguaiano Gaston Brugman. In attacco invece sono già due i volti nuovi. Si tratta del gioiellino della Primavera del Chievo Victor Da Silva e di Riccardo Barbuti (22enne di proprietà del Sassuolo, lo scorso anno all’Aprilia). Sono stati confermati poi Maniero, Caprari e Politano, mentre sono ancora da valutare le posizioni di Cutolo, Mascara e Sforzini

Il nuovo allenatore biancazzurro al fianco del presidente Sebastiani, l'ad Iannascoli e i ds Repetto e Pavone
Il nuovo allenatore biancazzurro al fianco del presidente Sebastiani, l’ad Iannascoli e i ds Repetto e Pavone
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