Il nuovo corso dell’Italia riparte da Antonio Conte. Quali impressioni sulla scelta?
“La miglior scelta possibile. Va dato atto che la prima mossa sia stata azzeccata. I risultati parlano per Conte e non solo quelli. Il modo di gestire il gruppo della Juventus in questi anni ha dimostrato tutte le sue qualità. Aveva bisogno di nuovi stimoli e penso abbia accettato anche per questo con così tanto entusiasmo. La scelta è indiscutibilmente azzeccata. Non bisogna aspettarsi già da stasera l’Italia di Conte, è ovvio. Con pochi allenamenti in tutto non puoi fare chissà quale rivoluzione. Però sta seguendo una certa linea. Sia dal punto di vista tattico che degli schemi credo si possa essere soddisfatti della fiducia riposta in Conte”

Eppure Conte sembra un tipo che ha bisogno di vivere la quotidianità del gruppo, no?
“Questo sì, però un allenatore che ha la sua esperienza – sia da giocatore che da tecnico – può adattarsi. Lo hanno dimostrato tutti gli allenatori. Anche perché al limite il ruolo di tecnico della Nazionale è più leggero. Alla Juventus il martellamento di Conte dopo un po’ può pesare. Quel tipo di allenatore a lungo andare rischia di creare effetti controproducenti in un club. Sopportare quel metodo di allenamento per pochi giorni invece è già diverso”

La Roma ha ridotto il gap dalla Juve?
“Completamente. Anche se secondo me è andata anche oltre. Sabatini ha condotto operazioni eccezionali. Pallotta è un manager che arriva dagli States e ha saputo scegliere bene. Adesso anche un americano può arrivare, non capisce niente di calcio, e con la persona giusta trova risultati importanti. La società si è fidata di lui, gli ha dato carta bianca e ha avuto un torna-conto. Su quaranta acquisti Sabatini ne ha sbagliati due, forse. Il progetto tecnico con Garcia sta avendo uno step successivo. La Champions porterà via qualcosa, ma la potenzialità è eccezionale e aumentata di parecchio”

Sul mercato, e non solo, ha deluso il Napoli. Ci si aspettava una campagna di rafforzamento più evidente.
“Penso di sì. Detto questo, con la squadra attuale, il Napoli avrebbe dovuto strappare il pass per i gironi. Benitez non può giustificare il mancato approdo in Champions con il fatto che non ci sono stati acquisti. Il fatturato del Bilbao, a cui tanto si appella De Laurentiis, era venti volte inferiore. Con i giocatori attuali avrebbe dovuto stravincere il Napoli. La società si è fidata troppo dell’allenatore, non vigilando sulla data della ripresa della preparazione e sull’andamento delle amichevoli. Penso che la responsabilità del tecnico sia evidente, nonostante il mercato”

Il colpo più azzeccato del mercato.
“Penso Iturbe. In più la Roma lo ha soffiato alla Juventus e aggiunge grande qualità ai giallorossi. Morata per me è ancora una scommessa. Credo che unacquisto importante, ed è un recupero, sia del Milan ed è El Shaaraawy. Lo sta recuperando e può fare bene”

Cessione Balotelli: è andata bene al Milan?
“Ha fatto bene il Milan, sì. Balotelli è l’idolo di tutti, ovunque vada. Un calciatore affascinante, ma che ha dimostrato troppi limiti. Ha un tiro eccezionale, ma il calcio non si gioca solo con i tiri in porta. Bisogna saper fare più cose. Balotelli non si è dimostrato all’altezza dell’etichetta di fuoriclasse. Ma la cosa più grave è che ha dimostrato poca voglia di migliorarsi. Ed è un limite grosso. Si è accontentato. Ha preso un bel po’ di soldi e chissà, magari ha ragionato bene accontentandosi (ride n.d.r.). Però poteva crescere di più ed essere su un altro livello. Considerato che forse non era più ben visto nello spogliatoio e che l’offerta era importante, le premesse per cederlo c’erano”

Intanto Sandro Piccinini sul web è diventato un’icona con parodie riguardanti le sue oramai celebri citazioni.
“Quello che succede sul web mi affascina e mi diverte. Ci sono parodie bellissime. Voglio solo dire di non avere profili su Facebook o Twitter. Dunque tutti quelli che si spacciano per me, e che mi hanno creato qualche problema, non sono identificabili nella mia persona. E vi prego di segnalarli.”

Adesso però deve spiegarci da dove nasce il suo ‘ccezionale.
“(ride n.d.r). Mi rendo conto solo dopo se qualche aggettivo entra nel quotidiano dei ragazzi, dei tifosi e del web. E allora, se vedo che funziona, mi viene naturale ripeterlo. È una cosa spontanea. A forza di sentirmelo dire, poi, quasi mi condiziona. Ma nasce davvero spontaneamente”