Sono le vittorie e le sconfitte a scrivere la storia di un club. E’ stato così e sempre lo sarà. Ma ci sono squadre che a volte vincono o perdono in un modo che trascende l’immaginazione. Questione di cultura calcistica? Di tifo? Di giocatori? Del colore della maglia? Impossibile rispondere.
La cosa certa è che nel calcio il Liverpool è l’incredibile per antonomasia.

I Reds sono la prima squadra nella storia della Coppa dei Campioni a vincere una finale in casa dell’altra finalista: 30 maggio 1984, Roma-Liverpool 3-5 d.c.r.
I Reds nel 1989 perdono il campionato di First Division (si chiamerà Premier League dal 1992) all’ultima giornata dopo aver rimontato 15 punti all’Arsenal. Avanti di tre punti, nell’ultima giornata incontrano proprio i Gunners che per sperare nel titolo avrebbero dovuto vincere con due gol di scarto. Ad Anfield finì 0-2 con il gol di Thomas in contropiede a 25 secondi dalla fine.
I Reds vincono nel 2005 a Istanbul una delle finali più incredibili nella storia della Coppa dei Campioni. Sotto di 3-0 con il Milan alla fine del primo tempo, nella ripresa in 6 minuti rimontano i tre gol e vincono ai calci di rigore.

05-05-2014: dopo lo scivolone epocale di Gerrard contro il Chelsea che ha spianato la strada verso il titolo al Manchester City, sul prato del Selhurst Park si sono spenti definitivamente i sogni di gloria del Liverpool. Il Crystal Palace in 9 minuti rimonta tre reti ai Reds: un 3-3 pazzesco, una follia sportiva dal sapore stavolta amaro, amaro come le lacrime di Luis Suarez. Il pianto a dirotto del miglior giocatore della Premier League è il simbolo di un 19° titolo, inseguito da ben 24 anni, sfumato incredibilmente nel giro di una settimana.
A consolare il capocannoniere della Premier League c’è lui, il capitano, quello Steven Gerrard presente nella magica notte di Istanbul, il trascinatore che non ha mai vinto una Premier League nella sua fantastica carriera e che non l’aveva vista mai così vicina.

Questo è il Liverpool, il club che gioca in uno stadio leggendario e che ha un inno da brividi, con la tifoseria più spettacolare del pianeta che applaudirà sempre i suoi beniamini al di là del risultato.
Suarez, Gerrard…you’ll never walk alone.
Lo dice la storia.