In quella che sarà la settimana del grande match del Parc des Princes Paris Saint-Germain contro Marsiglia, in Francia si alza un polverone a seguito di alcune dichiarazioni mal interpretate del tecnico del Bordeaux Willy Sagnol. In un’intervista rilasciata al quotidiano Sud Ouest l’ex terzino della Nazionale francese si è lasciato andare ad una equivoca digressione sui calciatori africani, classificati come “poco costosi, potenti in campo ma poco tecnici e poco intelligenti”.

Le reazioni: l’accusa
Il centrocampista ivoriano del Manchester City Yaya Touré, colpito nuovamente pochi giorni fa da svariati insulti razzisti su Twitter dopo l’infelice episodio della scorsa stagione, si è definito indignato non solo dall’uscita infelice dell’allenatore 37enne ma anche dall’assoluta e continua indifferenza dei principali organi federali, Fifa in primis, verso la lotta al razzismo nello sport, in quanto non bastano semplici slogan o cartelloni pubblicitari per combattere questo tipo di problemi. L’ex compagno di Sagnol Lilian Thuram si è detto invece sorpreso e deluso dal fatto che questo tipo di pregiudizi continuino a persistere a distanza di anni e ha invitato il tecnico a smentire o precisare le sue dichiarazioni in quanto preoccupato dalle ripercussioni che potrebbero avere su media, giornali e soprattutto sul giudizio delle persone e sull’autostima di quelle di colore. Se per quanto riguarda i principali organi di informazione, come sempre veri e propri rapaci di questo genere di notizie, ormai la frittata è fatta, proviamo però ad entrare nel merito delle dichiarazioni vere e proprie e per farlo andiamo a citare un precedente piuttosto noto.

Il precedente
Nel 2011, con quello che è conosciuto come lo scandalo delle quote etniche, l’allora tecnico della Nazionale Laurent Blanc venne duramente accusato di razzismo a seguito di alcune rivelazioni che lo vedevano membro di un fronte piuttosto ampio all’interno della Federazione francese che propugnava l’idea di ridurre il numero di ragazzi più possenti fisicamente, genericamente identificati con quelli di origine straniera, nelle giovanili per puntare sulle qualità tecniche di altri. Blanc addirittura pensò alle dimissioni ma alla fine si smorzarono i toni e tutto tornò alla normalità.

La difesa
Il presidente della Federcalcio francese Noel Le Graet ha preso le difese di Willy Sagnol mettendo l’accento sulla rispettabilità del tecnico, bandiera assoluta del calcio transalpino ed europeo, nonché ex ct dell’under 21 francese. Anche il presidente del Bordeaux Jean-Louis Triaud non ha certo perso tempo per difendere il suo allenatore. Basta guardare infatti la rosa dei Girondini, piena di calciatori di origine africana, per comprendere come una semplice riflessione tecnica sia stata travisata così da dare adito a discriminazioni razziali.

La verità
L’associazione SOS Racisme ha chiesto pubblicamente sanzioni ai principali organi federali e dopo la condanna del presidente Tavecchio per il suo “mangia banane” si potrebbe pensare che a volte sarebbe meglio starsene zitti. Ma non è così, basta poco per causare un equivoco, per travisare una frase basta estrapolarla dal contesto a cui appartiene. E così dal piano tecnico si passa in un batter d’occhio a quello etnico. La rosa del Bordeaux oltre ad avere una nutrita presenza di calciatori di colore è una rosa particolarmente multietnica. E così dopo i sudamericani, i nordici, gli slavi, Sagnol è passato ai “più delicati” neri esponendo le loro caratteristiche. I calciatori africani sono indubbiamente giocatori che fanno delle qualità fisiche spesso il loro principale punto di forza, ma dal punto di vista tecnico-tattico non sono assolutamente così carenti visto che vengono prelevati a basso costo in età pre-adolescenziale in modo da crescere nelle giovanili come dei francesi a tutti gli effetti. Ma a qualcuno è sembrato più interessante portare tutto su un altro piano, alimentando una polemica inutile e tralasciando invece l’aspetto originario dell’intervista, una riflessione del tecnico del Bordeaux su come ormai sia sempre più necessario un buon bagaglio tecnico e tattico oltre che fisico per affermarsi nel calcio moderno. A riprova di ciò l’evidente crisi del calcio fisico per eccellenza, quello inglese, a livello europeo. Magari con un pizzico di malizia potremmo scorgere un velo di critica e di stizza di Sagnol per l’inevitabile perdita di 8-9 giocatori in vista della Coppa d’Africa in una fase importante del Campionato, come il periodo di gennaio-febbraio-marzo, ma niente di più, nemmeno il minimo indizio di un qualche accenno di discriminazione razziale.