Uno da calciatore e allenatore ha vinto praticamente tutto ciò che si poteva conquistare tra Juventus, Bari e Siena, l’altro da atleta e singolo fenomeno ha arato e vinto sulle piste di mezzo globo. Epoche diverse, ma radici geografiche comuni (entrambi sono pugliesi), Antonio Conte e Pietro Mennea oggi si sono trovati vicini. Ad agire da link tra i due la conferenza pre-partita del Commissario Tecnico dell’Italia, all’alba di Italia-Inghilterra, amichevole di lusso in programma domani sera a Torino: “Le polemiche e le voci sulle mie possibile dimissioni? Escono tante cose quotidianamente-il commento di Conte-Io leggo, qualche volta, a volte preferisco non farlo. Sono tante le cose che escono quotidianamente. Leggo, ma vado avanti con il mio lavoro. So che non sarà facile, però, come diceva Mennea, per raggiungere i grandi sogni bisogna fare grande fatica. A prescindere da tutto io continuo il mio lavoro sapendo che bisognerà lavorare tanto”. Uno stile di vita, una ricetta di lavoro, ispirata all’orgoglio nazionale, quel Pietro Mennea protagonista della fiction Rai in onda ieri e oggi su Rai 1 nel nome della “Freccia del Sud”.
Rilanciare l’Italia, oggi al centro di un ricambio generazionale “necessario”, come spiegato dal Ct, seguendo l’esempio dell’azzurro olimpionico e primatista mondiale dei 200 metri, con un curriculum onorato dalle Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, da 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Chiaro l’intento di Antonio Conte, che in conferenza ha glissato sull’accoglienza della “sua” Torino e dello Juventus Stadium, fissando i paletti per il futuro: “Stiamo lavorando per costruire qualcosa di buono, un ricambio generazionale importante, a ogni livello. Ci vuole un minimo di pazienza per permettere a un giovane di fare esperienza con la maglia azzurra e crescere, senza il timore di una bocciatura al debutto. Non è bello. Fateci lavorare, ne abbiamo bisogno. Non abbiamo tantissimo tempo, faremo il massimo per qualificarci, posso promettere un grande lavoro da tutti noi”. Intanto contro l’Inghilterra toccherà a Buffon, Ranocchia, Bonucci e Chiellini in difesa. Florenzi, Parolo, Valdifiori, Soriano, Darmian a centrocampo, Pellè – Eder coppia d’attacco.