Quando la partita non si sblocca, molto spesso viene decisa da una grande giocata del singolo. Il caso lampante è avvenuto ieri sera al “Luigi Ferraris” di Genova: la Juventus ha sofferto i rossoblu, ha rischiato di capitolare ma poi ha portato a casa tre punti decisivi per lo scudetto. Molti meriti della vittoria vanno attribuiti a due pilastri della nazionale azzurra: Gianluigi Buffon e Andrea Pirlo.

Il portiere ha parato un calcio di rigore a venti minuti dalla fine quando il risultato era ancora sullo 0-0. Buffon sta rispondendo con i fatti alle critiche ingenerose subite all’inizio dell’anno e dopo la Confederations Cup dell’anno passato. Addirittura veniva additato come “non all’altezza” nei tiri dal dischetto, un giudizio affrettato ed abbastanza pesante.

Il centrocampista bresciano ha poi regalato i tre punti alla squadra di Conte, grazie ad una punizione telecomandata che ha visto il pallone spegnersi nell’angolo sotto l’incrocio dei pali, dove Perin proprio non poteva arrivare. Il regista è uno di quegli interpreti che può illuminare anche in una serata buia come quella di Marassi dove di certo la Juventus non ha brillato per gioco e freschezza fisica.

Arrivano quindi ottimi segnali anche per il ct Cesare Prandelli
in vista dei mondiali. Buffon e Pirlo come detto prima, sono dei perni dell’Italia che si serve anche del blocco juventino per sistemare il reparto arretrato: Bonucci, Chiellini e Barzagli potrebbero essere impiegati come titolari nella rassegna iridata brasiliana.

La Juve, nonostante la giornata no, ha vinto ed incamerato tre punti importanti per il terzo tricolore di fila, un’impresa che alla compagine bianconera non è mai riuscita nel dopoguerra. Giovedì c’è una sfida importante: al “Franchi” i ragazzi di Conte dovranno cercare di vincere per strappare la qualificazione ai quarti di Europa Legue alla Fiorentina di Montella. Non è impossibile ma nemmeno facile, alla Juve serviranno compattezza e grinta. Tornerà Tevez, un altro giocatore che da solo può risolvere le partite.