MADRID- Klopp contro i blancos: a Madrid va in scena il remake della semifinale della scorsa stagione. In quest’andata dei quarti di Champions League, però, quello che si presenta al Bernabeu è un Borussia falcidiato dagli infortuni di Subotic, Gundogan, Schmelzer e Blaszczykowski a cui si aggiunge l’assenza del cannoniere Lewandowski (protagonista l’anno scorso con un poker nel 4-1 di Dortmund) per squalifica. Ancelotti invece deve lasciarsi alle spalle la ‘fatal’ Siviglia e riportare un po’ di tranquillità ad un ambiente spazientito per le due sconfitte consecutive nella Liga.
Si capisce subito che le merengues sono intenzionate a chiudere i conti già al primo round. 3° minuto: Bale con un inserimento perfetto sfrutta un cross di Carvajal e anticipa Weidenfeller in uscita per la rete che sblocca il risultato. Dopo aver sventato altre minacce in area, il Borussia capitola di nuovo al 27° su tiro piazzato dal limite di Isco. Nella ripresa chiude il discorso qualificazione il solito Ronaldo, che al 57° firma il quattordicesimo centro in questa edizione della Champions League. A Klopp servirà un miracolo per ribaltare il risultato contro un Real fermamente intenzionato a mettere le mani sulla decima Coppa dei Campioni.
PARIGI- Sotto la torre Eiffel si balla il tango. Nella serata del “Ibra vs Mou”, i protagonisti al Parco dei Principi sono due argentini: il Pocho Lavezzi e il Flaco Pastore.
Mourinho disegna un Chelsea da contropiede con il trio Hazard-Oscar-Willian alle spalle di Schurrle, preferito a Torres per sostituire l’infortunato Eto’o. Blanc, anche in Champions League, non rinuncia al trio delle meraviglie Ibra-Cavani-Lavezzi, e s’affida a Verratti in cabina di regia.
La partenza sprint di un PSG determinato a ritagliarsi un posto fra le big d’Europa, si materializza al 4° minuto. Lavezzi raccoglie una respinta di Terry su cross di Matuidi e gela l’incolpevole Cech con un sinistro all’incrocio. I blues dimostrano carattere e non sembrano accusare più di tanto il colpo. Al 27°, dopo una palla persa a centrocampo, il Chelsea riparte con Willian che serve in area Oscar; il brasiliano anticipa Thiago Silva che lo atterra ingenuamente. Hazard realizza il rigore spiazzando Sirigu. Il belga sfiora il raddoppio al 39: su assist del vivace Willian, centra il palo da posizione defilata con un sinistro al volo. Nella ripresa il PSG cambia marcia e il Chelsea concede la metà campo agli uomini di Blanc. La supremazia territoriale dei parigini porta soltanto a un colpo di testa alto di un soffio del Pocho su cross dell’onnipresente Matuidi. Il vantaggio (meritato) del PSG arriva al 61°: Lavezzi da sinistra spedisce in area una punizione velenosa che termina in fondo al sacco dopo il tocco sciagurato di David Luiz. Pochi minuti dopo si fa male Ibrahimovic (guaio muscolare al flessore della gamba destra), al suo posto entra Lucas con Cavani spostato al centro dell’attacco. Quando il match, con le due squadre stanche, sembra chiudersi sul 2-1, ecco la magia di Pastore (subentrato a Lavezzi). Salta Azpilicueta, Willian e Lampard in un fazzoletto e sorprende Cech con un sinistro sul primo palo. 11 tocchi di un argentino e gol agli inglesi. Niente a che fare con il gol del secolo, per carità, ma il Parco dei Principi sembra esplodere. La semifinale ora è vicina.