Mandato in archivio il primo, folle turno del Torneo NCAA, le 32 squadre qualificatesi alla fase successiva si sono presentate in campo per il Second Round. Anche in quest’occasione non sono certo mancate le situazioni tipiche della March Madness, tra rimonte incredibili e canestri decisivi all’ultimo respiro: vediamo pertanto nello specifico quali sono stati gli incroci più spettacolari e quali le compagini che tra giovedì e venerdì saranno impegnate nelle Sweet Sixteen.
South
Nessuno risultato eclatante nelle gare giocatesi a Des Moines (Kansas – Connecticut), Spokane (Maryland – Hawaii), Providence (Wichita State – Miami) e Brooklyn (Iowa – Villanova): in tutti e quattro i confronti, infatti, a prevalere sono state le formazioni con il seed più alto, sempre con distacchi in doppia cifra tranne nel caso di Miami (3) vittoriosa per 65-57. Tutto quindi relativamente semplice per Kansas (1), Villanova (2) e Maryland (5), con quest’ultimi che hanno posto fine alla cavalcata della cenerentola Hawaii, protagonista di un clamoroso upset contro California nel primo turno.
East
Ben diversa la situazione in questo secondo raggruppamento, dove tre delle quattro gare disputatesi sono state contrassegnate da momenti che verranno ricordati a lungo – per diverse ragioni – dai ragazzi scesi in campo. Similmente a quanto avvenuto ai Rainbow Warriors di Hawaii, anche un’altra sorpresa come Stephen F.Austin (14) ha infine dovuto arrendersi di fronte alla più attrezzata Notre Dame (6), sebbene lottando fino all’ultimo: i texani sono infatti stati avanti fino a 1.5 secondi dal termine, quando a condannarli all’eliminazione è stato il tap-in di Rex Pflueger, 2.5 punti di media nel corso della stagione. March Madness allo stato puro.
Si è risolta allo scadere anche la sfida tra Wisconsin (7) e Xavier (2). Accade di tutto negli ultimi 12 secondi di gara: prima Bronson Koenig fissa il punteggio sul 63-63 con una tripla da distanza siderale; poi, nel possesso seguente, Xavier compie un vero e proprio harakiri perdendo palla; infine, sull’ultima rimessa a 2 secondi dalla fine, è ancora una volta Koenig ad andare a segno dalla lunga distanza, facendo così approdare i Badgers alle Sweet Sixteen.
Notevole anche lo scontro tra Kentucky (4) e Indiana (5), due delle università di maggior tradizione nella storia del college basketball, con i secondi che hanno avuto la meglio spinti dai 18 punti del playmaker Yogi Ferrell. Tutto nella norma invece per la testa di serie numero 1, North Carolina, che si è sbarazzata agevolmente di Providence (9).
Midwest
Anche in questo angolo del tabellone non è sicuramente andata bene per le outsiders distintesi nel corso del First Round: Middle Tennessee (15) e Little Rock (12) sono state infatti battute in maniera netta da Syracuse (10) e Iowa State (4), vanificando in tal modo le imprese compiute nei confronti di Michigan State e Purdue. Continua invece il sogno di Gonzaga (11), capace di spazzare via la numero 3 Utah con un roboante 82-59: sugli scudi un Domantas Sabonis da 19 punti e 10 rimbalzi e un Eric McClellan da 22 punti con 9/12 dal campo. Nessun problema nemmeno per Virginia (1), sbarazzatasi dei Bulldogs di Butler (9).
West
L’impresa di maggior valore dell’intero secondo turno è stata senza ombra di dubbio quella realizzata da Texas A&M (3), capace di mettere a segno una rimonta impronosticabile ai danni di Northern Iowa (11) negli ultimi secondi di gioco. A 35 secondi dalla fine dei tempi regolamentari i texani inseguono ancora a 12 lunghezze di distacco: da lì in poi, tuttavia, Northern Iowa incappa in ben quattro turnover, non riuscendo di fatto ad uscire dalla propria metà campo se non in un’unica occasione. Texas A&M riesce così a ricucire il divario e a pareggiare a 1.8 secondi dal termine, ottenendo infine l’agognata vittoria nel corso dei supplementari.
Spettacolare anche lo show imbastito da Buddy Hield, che con 36 punti – di cui ben 29 nel secondo tempo – ha condotto Oklahoma (2) al successo su Virginia Commonwealth University, comunemente nota come VCU (10), dopo una strenua battaglia. Non perdono colpi nemmeno Oregon (1) e Duke (4), che seppur con qualche patema di troppo si sono liberate di Saint Joseph’s (8) e Yale (12).
In base a tali risultati, ecco quindi di seguito gli accoppiamenti previsti per le Sweet Sixteen:
South
Kansas – Maryland
Villanova – Miami
East
North Carolina – Indiana
Notre Dame – Wisconsin
Midwest
Virginia – Iowa State
Gonzaga – Syracuse
West
Oregon – Duke
Texas A&M – Oklahoma