Alla vigilia di questo campionato del mondo, per la Croazia l’avversario più difficile da affrontare sembrava senza alcun dubbio il Brasile di Neymar. Dopo l’onorevole sconfitta rimediata nella gara inaugurale contro i padroni di casa, viziata da un rigore generoso, i biancorossi si sono ritrovati a fronteggiare una sfida ben più insidiosa, quella contro il gossip.

Tutto è accaduto nel ritiro di Praia Do Forte, dove la nazionale croata sta preparando il prossimo match contro il Camerun, fondamentale per continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi di finale. Complice un acquazzone che aveva fatto letteralmente fuggire gli altri clienti del Tivoli Resort, i calciatori decidono di concedersi un momento di relax in piscina. Fin qui niente di strano, se non fosse che alcuni degli uomini allenati da Nino Kovac rimangono in tenuta adamitica, ignari della presenza di un paparazzo assai abile ad immortalare i calciatori balcanici “come mamma li ha fatti”. Le foto, come potete immaginare, hanno fatto immediatamente il giro del mondo attraverso i social network, suscitando grande clamore e scandalo. In Croazia, è opportuno ricordarlo, fare il bagno nudi è una consuetudine, mentre in Brasile l’usanza non è particolarmente gradita, e questo spiega la presenza delle immagini di Lovren, Modric, Cornuka e Srna sulle prime pagine di molti quotidiani carioca.

Furioso Kovac, che ha imposto un comprensibile silenzio stampa ai suoi ragazzi attaccando duramente i giornalisti: “I giocatori non rilasceranno più interviste. Hanno una famiglia e in tanti hanno visto quelle foto. Sono tutti arrabbiati, hanno dei figli e forse qualcuno se l’è dimenticato“. Evidente l’ingenuità dei calciatori della Croazia che, ne siamo certi, d’ora in poi indosseranno sempre il costume da bagno. Il commissario tecnico biancorosso può consolarsi con un precedente che fa ben sperare: durante i mondiali del 1982, dopo un articolo che alludeva ad una presunta relazione tra Paolo Rossi e Cabrini, anche l’Italia di Bearzot si era trincerata dietro il silenzio stampa. E sappiamo tutti com’è andata a finire…