Dopo aver valutato chi sono stati i top del 2015 e chi, invece, i tennisti che cercheranno il riscatto nel 2016, è ora il momento di valutare com’è stato l’anno dei due giocatori principali del tennis italiano. Si tratta, ovviamente, di Fognini e Seppi, che hanno disputata un’annata altalenante.
Fognini
Il 2015 di Fabio è stato molto positivo per quanto riguarda il doppio, giocato in coppia con Simone Bolelli. I due, infatti, hanno vinto subito a gennaio gli Australian Open, prima coppia azzurra a conquistare uno slam nell’era Open. Anche nel primo Master 1000, a Indian Wells, fanno molto bene, raggiungendo la finale, perdendola purtroppo e così anche nel Master 1000 di Montecarlo, battuti solo dai fratelli Bryan. Nel secondo Slam dell’anno, il Roland Garros, si fermano solo in semifinale, anche qui sconfitti dai fratelli Bryan. Riescono a qualificarsi, infine, per le ATP Finals, prima coppia italiana, dove vincono una sola partita.
In singolare ci si attendeva qualcosa di più da Fognini, che ha raggiunto solo due finali, perdendole entrambe in due set contro spagnoli, Ferrer nel torneo 500 di Rio de Janeiro e Nadal ad Amburgo stessa categoria. Sicuramente da ricordare molto positivamente le tre vittorie contro Rafa, in semifinale proprio a Rio, negli ottavi a Barcellona in soli due set e soprattutto nel terzo turno degli US Open, dove ha rimontato due set di svantaggio. Peccato, però, che Fabio non abbia dato continuità a questi exploit: puntualmente, infatti, a ogni successo contro lo spagnolo è seguita una sconfitta. Molto male ha fatto, inoltre, nei Master 1000, raggiungendo gli ottavi (o terzo turno) solo agli Internazionali d’Italia, perdendo contro Berdych dopo aver superato Dimitrov con una grande prova.
In coppa Davis il bilancio di Fognini è agrodolce con la grave sconfitta nel turno contro il Kazakistan, dopo aver vinto in doppio, e la doppia vittoria nel turno contro la Russia, decisive per tenere l’Italia nel gruppo mondiale.
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Seppi
Se per fare il bilancio di Fabio bisognava distinguere tra doppio e singolare, per Seppi è un’altra la distinzione da fare, ossia tra la prima metà del 2015 e la seconda.
Da gennaio a giugno, infatti, Andreas gioca molto bene, ottenendo grandi risultati, considerati gli standard a cui ci ha abituato. Nel primissimo torneo, il 250 a Doha, arriva fino in semifinale, cosa che non accadeva da più di un anno (ottobre 2013), perdendo contro Berdych, e nel torneo successivo, gli Australian Open, stupisce tutti, battendo in quattro set per la prima volta in carriera Roger Federer. Da segnalare che questa è stata definita dal’ATP la sorpresa dell’anno negli Slam. Purtroppo, però, il cammino di Seppi a Melbourne si è fermato subito dopo, sconfitto dall’astro nascente Kyrgios dopo aver vinto i primi due set. Subito dopo, arriva in finale nel torneo 250 di Zagabria, evento che non si verificava addirittura da due anni mezzo circa. Peccato, tuttavia, che Andreas perda il match in soli due set contro Garcia Lopez, avversario non certo irresistibile. Nel primo Master dell’anno, a Indian Wells, arriva fino agli ottavi, dove viene battuto da Federer. Sui tornei sulla terra non va molto bene, anche a causa di problemi fisici, mentre torna a brillare sull’erba, con un’altra finale, nel torneo 500 di Halle, persa contro Roger, disputando comunque una buona prestazione, che gli consente di scavalcare Fognini dopo due anni nel ranking, tornando nella top 30. A Wimbledon si ferma al terzo turno, battuto dallì’idolo di casa, Murray, finalista nel 2012 e vincitore l’anno successivo, al quale riesce comunque a strappare un set, dopo aver battuto in rimonta in cinque set il giovane croato Coric.
La seconda parte di stagione è, invece, avara di soddisfazioni: da ricordare solo la semifinale nel torneo 500 di Amburgo, sconfitto da Nadal, e il terzo turno degli US Open, battuto da Djokovic, entrambi poi vincitori dei due tornei.